La no-fly zone è un area in cui è vietato il volo per gli aerei non autorizzati. E' possibile consentire o meno il passaggio agli aerei civili. Viene approvato da istituzioni internazionali come l’ONU, la NATO e l’Unione europea, ma può anche essere decisa anche da singole nazioni come avvenne in Iraq negli anni Novanta.
Per imporre una "No-Fly Zone" occorre un azione preventiva di carattere bellico, al fine di rendere inutilizzabili gli armamenti e le basi logistiche delle forze armate con bombardamenti, si tratta di una vera e propria azione di guerra, che potrebbe avere delle conseguenze.
Dopo avere distrutto le basi libiche vengono stabiliti dei voli per controllare e monitorare continuamente la zona. In questi giorni l'Italia ricoprirà un ruolo determinante per supportare le operazioni contro Gheddafi. Interverrà con il supporto tecnico e logistico, con basi, attrezzature, e mezzi.
Alcune basi potrebbero essere poste a Trapani Birgi in Sicilia, Gioia del Colle in Puglia, e la base Usa di Sigonella. Si potrebbe fare ricorso anche a Pantelleria e Lampedusa.
Non è escluso che con questa sorta di intervento Gheddafi non risponda al fuoco cercando di abbatteri gli aerei ed ostacolando le varie incursioni.