Numerose sono le sorgenti radioattive artificiali contenute in strumenti di uso quotidiano. Trovano largo impiego nelle applicazioni industriali come : rivelatori di incendio, rivelatori di livello, rivelatori di umidità e contenuto d'acqua, quadranti di orologio, sistemi antistatici, insegne luminose, etc...
Vengono inoltre usati, anche se più diffusamente in altri Paesi, dispositivi a raggi X e gamma come grandi irradiatori, acceleratori di particelle per la determinazione di difetti nelle saldature e nelle strutture di fusione, per la sterilizzazione e per prodotti medici, etc.
Nel nostro paese possiamo tralasciare i reattori di potenza per la produzione di energia elettrica, che costituiscono invece gli impianti industriali di maggior rilevanza in vari Paesi del mondo.
Per quanto riguarda il settore medico, è a tutti noto il diffusissimo impiego delle sorgenti di radiazioni sia in diagnostica che in terapia. Le applicazioni in questo settore costituiscono la seconda causa di esposizione della popolazione alle radiazioni ionizzanti e la maggior fonte di esposizione alle radiazioni artificiali. Oltre ai raggi X della radiologia, sono largamente usati i radioisotopi nella medicina nucleare, dove si ricorre alla rivelazione dei radionuclidi iniettati nell'uomo per lo studio di numerosi processi e per la localizzazione di tumori. Questi radionuclidi vengono prodotti principalmente con i reattori nucleari, e con gli acceleratori di particelle. Nello stesso ambito possiamo citare tutti quelle apparecchiature mediche che tramite i raggi X e gamma forniscono immagini di organi con elevata risoluzione (PET, Tac).
Risulta impossibile elencare tutti i campi di applicazione scientifica in cui sono utilizzati questi sistemi. Largo impiego se ne fa nella ricerca della fisica nucleare che si svolge principalmente presso gli acceleratori di particelle. Nello studio della costituzione della materia attraverso il quale avviene l' identificazione delle particelle elementari,come l'atomo che è risultato composto di un nucleo ed elettroni, il nucleo è risultato a sua volta composto di neutroni e di protoni. In anni recenti anche questi hanno evidenziato una struttura interna fatta di quarks. Questi studi vengono portati avanti facendo interagire le particelle accelerate ad alta energia con altre particelle. Più piccola è la struttura da evidenziare, più elevata è l'energia necessaria. Di qui la necessità, per la ricerca fisica, di disporre di acceleratori sempre più potenti.