La radioattività è una normale componente dell'ambiente naturale. L'uomo è stato costantemente esposto alle radiazioni di origine naturale fin dal suo apparire sulla terra. Ancora adesso la radioattività naturale continua a fornire il maggiore contributo alla dose ricevuta dalla popolazione mondiale.
Nella radioattività naturale la componente principale è costituita dai radionuclidi primordiali presenti in varie quantità nei materiali inorganici della crosta terrestre (rocce, minerali). La seconda è costituita dai raggi cosmici e dai radionuclidi cosmogenici. Quando ci si riferisce a tutte queste sorgenti, si parla di fondo naturale di radiazioni. La concentrazione dei radionuclidi naturali nel suolo e nelle rocce varia fortemente da luogo a luogo in dipendenza della conformazione geologica delle diverse aree. In generale le rocce ignee e i graniti contengono concentrazioni più elevate delle rocce sedimentarie come il calcare e il gesso. L'uranio, come anche il torio, è più abbondante nelle rocce acide che in quelle basiche.
Nell'aria, la radiazione naturale è dovuta principalmente alla presenza di radon e toron, cioè di gas appartenenti alle famiglie dell'uranio e del torio. Il decadimento dell'uranio-238 porta, dopo uno serie di processi alla formazione di radon. Numerosi materiali da costruzione emettono quantità relativamente modeste di radon. Molto più radioattivi sono il granito, la pietra pomice, alcuni prodotti di scarto usati nell'edilizia come il fosfato di gesso e le scorie di altiforni, nonchè il tufo e la pozzolana.
Tuttavia la principale sorgente di radon si situa quasi sempre nel terreno sottostante le case. I livelli di concentrazione nell'aria sono fortemente variabili a seconda delle condizioni ambientali.
Anche le acque contengono una certa quantità di radioattività, dovuta sia alle piogge che trasportano le sostanze radioattive dell'aria, sia alle acque di drenaggio che convogliano nei bacini idrici sostanze radioattive presenti nelle rocce e nel suolo. Significativamente radioattive sono le acque calde solfuree usate negli impianti termali, per produrre elettricità e per riscaldare gli edifici. Possiamo dunque immaginare anche come attraverso la catena alimentare entrano nel corpo umano piccole quantità di sostanze radioattive.
Nella radioattività naturale la componente principale è costituita dai radionuclidi primordiali presenti in varie quantità nei materiali inorganici della crosta terrestre (rocce, minerali). La seconda è costituita dai raggi cosmici e dai radionuclidi cosmogenici. Quando ci si riferisce a tutte queste sorgenti, si parla di fondo naturale di radiazioni. La concentrazione dei radionuclidi naturali nel suolo e nelle rocce varia fortemente da luogo a luogo in dipendenza della conformazione geologica delle diverse aree. In generale le rocce ignee e i graniti contengono concentrazioni più elevate delle rocce sedimentarie come il calcare e il gesso. L'uranio, come anche il torio, è più abbondante nelle rocce acide che in quelle basiche.
Nell'aria, la radiazione naturale è dovuta principalmente alla presenza di radon e toron, cioè di gas appartenenti alle famiglie dell'uranio e del torio. Il decadimento dell'uranio-238 porta, dopo uno serie di processi alla formazione di radon. Numerosi materiali da costruzione emettono quantità relativamente modeste di radon. Molto più radioattivi sono il granito, la pietra pomice, alcuni prodotti di scarto usati nell'edilizia come il fosfato di gesso e le scorie di altiforni, nonchè il tufo e la pozzolana.
Tuttavia la principale sorgente di radon si situa quasi sempre nel terreno sottostante le case. I livelli di concentrazione nell'aria sono fortemente variabili a seconda delle condizioni ambientali.
Anche le acque contengono una certa quantità di radioattività, dovuta sia alle piogge che trasportano le sostanze radioattive dell'aria, sia alle acque di drenaggio che convogliano nei bacini idrici sostanze radioattive presenti nelle rocce e nel suolo. Significativamente radioattive sono le acque calde solfuree usate negli impianti termali, per produrre elettricità e per riscaldare gli edifici. Possiamo dunque immaginare anche come attraverso la catena alimentare entrano nel corpo umano piccole quantità di sostanze radioattive.
Tutti questi problemi, che coinvolgono sia l' esposizione dei lavoratori che della popolazione stessa alla radioattività, è preso in considerazione nella normativa di legge italiana, che stabilisce le appropriate misure di protezione da adottare. Sono soggette alla normativa anche delle attività che si svolgono in particolari luoghi di lavoro quali tunnel, sottovie, catacombe, grotte e sotterranei. In tali luoghi di lavoro, la concentrazione di radon e toron potrebbe infatti essere particolarmente elevata.